UN’ IDEA

“AVERE LA BARBA”, L’ULTIMA GRANDE FATICA CHE PRECEDE LA PUBBLICAZIONE.

Racconti, foto e opere d’arte sui barbuti: l’esperienza social diventa un libro. E gli organizzatori veneti partiranno con il tour finale in tutta Italia a caccia di interviste, e ora sono alla ricerca di sponsor.

Che fosse un’idea dirompente lo si era capito fin dall’inizio. “Avere la barba” nasce infatti come cristallizzazione di un fenomeno esistente, una moda, un trend, una mania, uno stato mentale: chiamatelo come volete, ma di fatto è il sentimento diffuso. “Quando inizi a farla crescere, c’è sempre un motivo”, di cosa stiamo parlando? Della BARBA. Se fino a qualche anno fa la barba era un elemento di disturbo, di poca
 eleganza o figlia della trasandatezza, adesso invece è un elemento di cui andare fieri, in quanto
caratterizzante l’identità di chi la porta.  E’ solo scorrendo le interviste, le parole, i commenti del popolo del web si capisce il perché. “La barba è qualcosa di intimo, trasversale, antico: noi vogliamo solo permettere a tutti di raccontarla”, dicono ancora gli ideatori del progetto. Come non citare il loro manifesto che potete trovare nel sito: “In un’Italia distrutta dalla crisi economica e sociale l’ultima speranza per un giovane è AVERE LA BARBA e UN’IDEA.

Noi cerchiamo delle persone che la pensano in maniera diversa, che credono ancora a questo paese e che vogliono renderlo migliore: artisticamente, culturalmente, visivamente e musicalmente.

AVERE LA BARBA non è una moda. La moda è un’illusione. AVERE LA BARBA è REALTA’.” Non resta che ricordare chi sono i barbuti al centro dell’attenzione nazionale, anche a seguito di stupende recensioni sui blog di moda e riviste. Gli ideatori del progetto sono: Alessandro Toso, di Cittadella, nel Padovano, che cura il blog d’arte www.unoravanti.com. Di professione, lavora in una web agency.  Diego Santi, di Castello di Godego, nel Trevigiano, appassionato di fotografia che da poco ha lanciato il sito di annunci gratuiti www.greenclick.it con lo scopo di risollevare il settore del verde e favorire il vero mercato a chilometro zero. Di professione, aiuta a trovare lavoro agli altri.

Parlano di noi: Corriere della sera, Gente, Vanity Fair, Donna Moderna, e molti altri giornali e riviste locali.

Apparizioni tv: Chiambretti Supermarket, DJ TV